Da oggi (12/11/2020) la Basilicata è ufficialmente in zona arancione: niente aperitivi, niente cene, si sta a casa… (se non per lavorare e far la spesa). Per vincere la noia, per mantenerci svegli durante il quasi-lockdown e per continuare la lunga tradizione de “Il pane e le rose“, delle “Lezioni aperitivo“, delle “Lezioni a tutta birra” e de “Il tempo di una birra” ecco a voi:
Per rendere un po’ più sopportabile questo nuovo lockdown serale cercherò di riunire (virtualmente) docenti, studenti, professionisti, amministratori pubblici e imprenditori per dei brevi incontri su temi della microbiologia applicata che hanno un impatto importante su salute, economia e, perché no, anche cultura. Il tono degli incontri sarà “leggero” e sarà reso più fluido da una bella bottiglia o un boccale di birra. Gli incontri saranno organizzati in tre sezioni (di complessità e livello di approfondimento crescente):
- intervista con microbiologi, imprenditori o stakeholders su temi della microbiologia applicata, destinata ad un pubblico ampio;
- dibattito/domande da parte del “pubblico”;
- ulteriori approfondimenti tra persone più specificamente interessate al tema affrontato.
L’iniziativa è patrocinata dalla Società Italiana di Microbiologia Agraria, Alimentare ed Ambientale e dall’Università degli Studi della Basilicata.
Il primo incontro è per giovedì 19/11/2020, dalle 19.00 alle 20.00. Potete seguirlo, muniti di una bella birra, su Meet ( https://meet.google.com/jnq-hcpz-tjn) o guardarlo in differita sulla pagina facebook de “il cibo che vorrei“.
Noi siamo legione: quello che ci agita dentro, ovvero noi e il nostro microbioma
In queste quattro chiacchiere con la dottoressa Francesca De Filippis (Dipartimento di Agraria e Task Force di Ateneo per gli Studi sul Microbioma, Università degli Studi di Napoli Federico II) discuteremo della “scoperta” del microbioma umano (e animale), dello sviluppo delle moderne tecnologie di sequenziamento massivo (dal sequenziamento di ampliconi, alla metagenomica e metatrascrittomica “shotgun”), della loro applicazione in grandi studi integrati, per comprendere la relazione del microbioma umano (e in particolare quello intestinale) con la salute e il benessere. Il dibattito toccherà anche temi più generali, come l’importanza di una cultura della complessità e della capacità di comunicarla in maniera efficace, l’importanza delle abilità (bio)informatiche nella ricerca in microbiologia, della possibilità di sviluppare realmente una medicina e una nutrizione personalizzata.
Questo
incontro può interessarti se sei:
- un docente o uno
studente dei corsi di studio in tecnologie alimentari, farmacia o biotecnologie
- un professionista che
si occupa di nutrizione e salute, non solo umana, o di qualità degli alimenti
(Tecnologi alimentari, biologi nutrizionisti, medici)
- un consumatore consapevole o semplicemente curioso
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