La conferenza AISRE 2017 a Cagliari
XXXVIII Conferenza scientifica annuale
Cagliari (CA), 20-22 Settembre 2017
Innovazione, sistemi urbani e crescita regionale Nuovi percorsi di sviluppo oltre la crisi
La lunga crisi economica che ha segnato l’ultimo decennio ha avuto conseguenze gravi e diversificate tra regioni, territori e aree urbane, sulle quali hanno inciso i costi generati dal processo di globalizzazione e dalla incompleta integrazione economica. Tali effetti sono stati amplificati da squilibri nel commercio internazionale e nella finanza globale, che hanno influenzato in modo differenziato le capacità di resilienza delle economie locali. Oggi, anche i deboli segnali di ripresa non si diffondono in modo omogeneo tra regioni e territori.
Obiettivo della XXXVIII Conferenza AISRe è di stimolare e orientare la ricerca scientifica nell’ambito delle Scienze Regionali verso l’analisi dei fattori – locali ma anche globali – rivolti a condizionare il processo di sviluppo regionale dopo la crisi. L’analisi deve approfondire le caratteristiche strutturali delle regioni che se, da una parte, le hanno rese vulnerabili alla crisi, hanno anche generato resilienza, adattamento e rinnovamento. Queste caratteristiche sono fondamentali nell’innescare i meccanismi che permetteranno non solo il recupero di quanto eroso dalla crisi negli ultimi dieci anni, ma anche identificheranno nuove traiettorie di crescita regionale più produttive, sostenibili e inclusive.
In questa fase di ripresa gli imprenditori locali saranno tra i principali agenti di cambiamento che, traendo beneficio dai vantaggi localizzativi ed essendo continua fonte di innovazione nella ricerca di opportunità di sviluppo, contribuiranno positivamente alle trasformazioni dei sistemi economici locali, delle comunità che li animano e delle istituzioni che ne regolano il funzionamento.
Territori con elevati tassi di imprenditorialità sono caratterizzati da intensa attività innovativa, facilitata, a sua volta, dalla presenza di reti sociali che promuovono il pensiero creativo e la diffusione della conoscenza. Luoghi con queste caratteristiche sono anche quelli più fortemente attrattivi per i lavoratori (anche stranieri) con elevati livelli di istruzione e competenze, che concorrono a intensificare le reti inter-regionali e internazionali di conoscenza e a rafforzare i processi di collaborazione scientifica all’interno dei sistemi regionali dell’innovazione.
L’innesco dei meccanismi virtuosi di uscita dalla crisi per intraprendere un percorso di crescita sostenibile è nelle possibilità della buona politica. I governi locali sono chiamati ad agire in tal senso, attraverso interventi mirati al sostegno delle attività innovative delle imprese e delle produzioni intelligenti, sia nel settore industriale che nei servizi (trasporti, turismo, cultura e salute). L’efficacia di tali politiche – in termini di nuovi posti di lavoro, più elevata produttività delle imprese, maggiori capacità di investire e di competere nei mercati internazionali – dipenderà in modo significativo dallo sforzo di rinnovamento che l’amministrazione pubblica saprà imprimere ai propri meccanismi di funzionamento.
Infine, nel delineare le nuove traiettorie di crescita, un ruolo di grande responsabilità spetta all’università, come istituzione deputata non solo allo sviluppo della ricerca di base e applicata e all’innalzamento dei livelli di alta formazione, ma anche all’individuazione delle professionalità del futuro, al trasferimento tecnologico verso i territori e, soprattutto, alla promozione dei valori di apertura, inclusione, tolleranza e apprezzamento per la diversità nell’interesse delle generazioni future.