Lucrezia Naglieri
Ricercatrice independente (Italia)
I film di Nicola Ragone, fra arte, ecologia e marginalità
Il documentario di Nicola Ragone (Tricarico, 1986-), Vado Verso dove Vengo (60 min., 2019), è una complessa meditazione su migrazione, ambiente e identità. Nella prima scena, un’enorme giostra si muove lentamente, meravigliosamente circondata da una natura silenziosa. Si tratta dell’opera RB Ride realizzata dall’artista di fama mondiale Carsten Höller e collocata sulla sommità di una collina nell’area del Parco del Pollino, in Basilicata. Seguendo una prospettiva eco-antropologica, il regista mette in luce il contrasto tra la realtà antropica delle metropoli – come Londra o New York – e il paesaggio selvaggio della Lucania. Le storie di emigranti e immigrati, così intrise di quel senso del partire o del restare, si alternano alle immagini delle crepe, della ruggine e dell’intonaco caduto delle case vuote, come cicatrici che lo spopolamento ha lasciato in questi remoti villaggi. Eppure, in questo documentario non v’è traccia di nostalgia, vi è piuttosto un nuovo modo di guardare al territorio e alla sua identità. Come un personaggio silenzioso che rivendica con orgoglio il proprio ruolo, la regione – con le sue pietre, i fossi, gli anfratti – ci indica come dovrebbe essere percepita e abitata. Marginalità/fragilità, geometria/quiete, materia/silenzio, sono le parole chiave di una narrazione che delinea un approccio al territorio più filosoficamente consapevole. In Basilicata, alcuni luoghi possono apparire desolati e inospitali, ma mostrano una sorta di sacralità che emerge dalle trame più ruvide della Terra. Il paper condurrà un’analisi estetica e iconografica, con riferimenti all’arte contemporanea, sulla rappresentazione del paesaggio lucano nei film di Ragone, anche in relazione ad altre opere del regista, come Marciapiedi (4 min., 2015), Urli e risvegli (50 min., 2017) e Soffio (8 min., 2019).
Lucrezia Naglieri è ricercatore indipendente. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Studi Culturali con (indirizzo Cultura del Mediterraneo e concentrazione in Storia dell’Arte Contemporanea) presso l’Università degli Studi di Bari (Italia), con la tesi “Rifiuti/Arte occidentale. Etica ed estetica dei rifiuti”. La tesi si concentra sul fenomeno estetico dell’utilizzo di rifiuti, materiali di scarto e rifiuti urbani nell’arte visiva e sarà pubblicata nel 2020. Altre pubblicazioni includono ricerche sul patrimonio artistico inesplorato dell’Italia meridionale, monumenti della seconda guerra mondiale, semantica di oggetti trovati, musei di assenza e memoriali post-traumatici.