Framing Souths – CfP IT

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Framing Souths

Letterature e linguaggi, cinema e fotografia,
fototesto e nuovi media 

Università di Torino
24-26 maggio 2023

Data di scadenza di invio delle proposte: 15 dicembre 2022

Nell’ambito degli studi ecocritici, e con un’impronta volutamente multidisciplinare e transdisciplinare, il convegno internazionale Framing Souths intende esplorare le possibili diverse significazioni espresse dalle narrazioni del cinema, della fotografia, del fototesto, della letteratura e del mondo digitale, con particolare attenzione alle relazioni umano-non umano negli ecosistemi del Sud Italia e, più in generale, dei vari Sud del mondo. L’obiettivo del convegno è quello di riflettere sui modi in cui una più viva coscienza ecologica e una crescente consapevolezza ambientale possono oggi produrre nuove forme espressive e nuovi discorsi, fornendo modelli interpretativi in grado di rivelare significati “altri” in produzioni culturali del passato e della contemporaneità.

Nel corso degli ultimi decenni, si è sviluppato in più direzioni il dibattito intorno all’agentività di immagini e immaginari, visibili o evocati attraverso il linguaggio, e ai dispositivi tecnologici che ne garantiscono o amplificano la produzione, la circolazione e l’interazione con gli altri agenti sociali e culturali. L’idea che sta alla base di questa proficua prospettiva di studio è che le immagini e gli immaginari meridiani relativi alle relazioni umano-non umano, e le narrazioni e ri-significazioni che queste alimentano, dispongano di una loro propria forza dinamica e possano agire con effetti performativi nell’ambito del reale.

In tale ottica, le immagini non vengono considerate semplici artefatti, che riflettono passivamente relazioni finzionali, ma divengono agenti effettivi del reale, nel pieno riconoscimento di una loro concreta e peculiare dimensione attiva. Analogamente, il linguaggio, letterario e non, si fa portatore e promotore di comportamenti, interpretazioni e visioni del futuro. Non solo il cinema e la fotografia hanno iconizzato le relazioni umano-non umano, ma anche la letteratura e, più in generale, la testualità, hanno catalizzato immagini e immaginari intorno a questo modo sistemico di intendere la coevoluzione. Si può considerare questo ambito di indagine come un luogo relazionale emblematico per interrogarsi non solo a livello teorico ma anche sul piano empirico in merito alle questioni sollevate dalla svolta ontologica de-antropocentrica e multispecie.

È con tale impostazione che abbiamo pensato a questo convegno come a uno spazio aperto al dialogo transdisciplinare, attraverso il quale esplorare le diverse connessioni tra Sud Italia, e più in generale tra l’idea stessa di Sud, il cinema, la letteratura, il linguaggio e l’ecologia, per riflettere sulle diverse forme attraverso le quali gli ecosistemi meridiani sono (stati) variamente espressi, identificati e interpretati secondo dinamiche relazionali co-evolutive.

Per esplorare queste connessioni abbiamo deciso di abbracciare un’ampia gamma di prospettive, discipline e tematiche – cinema, fotografia, letteratura, antropologia culturale, linguistica – che possono essere sinteticamente raggruppate sotto il termine di environmental humanities, così da riflettere in modo più esteso e profondo sui processi di espressione e significazione attraverso i quali le realtà meridiane possono essere comprese, ripensate, trasformate, o modellizzate.

Nel complesso e sfaccettato scenario mediale della società contemporanea, il Mezzogiorno d’Italia e, più in generale, il Sud, ci appare un punto di osservazione cruciale da cui effettuare un’indagine ecocritica sulle relazioni umano-non umano e sulle relative ri-significazioni attraverso vari media, codici e approcci critici e analitici.

Il convegno intende costituirsi come punto di partenza di un dibattito scientifico che coinvolga differenti ma contigui discorsi sul pensiero meridiano e sull’ecologia, sul cinema, la fotografia, la letteratura, la linguistica, l’antropologia culturale e la teoria dei media. In questo ampio contesto scientifico, il convegno si prefigge di attivare uno spazio di riflessione in cui le molteplici prospettive di ricerca e i confini tra le discipline coinvolte possano essere efficacemente e utilmente riconsiderati e resi più permeabili e aperti al dialogo.

A semplice titolo indicativo, le proposte potranno riferirsi alle seguenti tematiche:

  • Cambiamento climatico
  • Crisi ambientale
  • Terremoti, catastrofi naturali e altri eventi traumatici § Attivismo ambientale
  • Etica ambientale e relazionale
  • Storia delle relazioni co-evolutive e interspecie
  • Ecologismo e giustizia ambientale
  • Ecolinguistica
  • Ecosofia
  • Ecopoetica
  • Arti ambientali
  • Ecocinema e cinema ambientale
  • Relazione umano/non-umano
  • Post-umanismo
  • Spazi virtuali/spazi reali

Nuovi approcci metodologici e teorici ai contesti disciplinari e culturali considerati verranno accolti con interesse. Le lingue ufficiali del convegno saranno l’inglese e l’italiano.

Gli abstract, di lunghezza massima di 500 parole, andranno inviati via email a Alberto Baracco (alberto.baracco@unibas.it) e Carmen Concilio (carmen.concilio@unito.it) per il comitato scientifico, congiuntamente a una breve nota biografica (massimo 150 parole), entro il 15 dicembre 2022.





Comitato scientifico e organizzativo

Università di Torino: Maria Cristina Caimotto, Carmen Concilio, Irene De Angelis,
Paola Della Valle, Sonia Di Loreto, Daniela Fargione, Marita Mattioda, Chiara Simonigh, Silvia Ulrich, Lia Zola
Università della Basilicata: Alberto Baracco, Manuela Gieri, Maria Teresa Imbriani
Università di Genova: Elisa Bricco, Stefania Michelucci
Università di Chieti-Pescara: Paola Brusasco

Turin Interdisciplinary Group of Environmental Humanities Research (Tigehr)