Alberto Baracco
Università della Basilicata (Italia)
Lucania, terra di fiabe e di film
Dal Cunto de li cunti di Basile a Lucania. Terra, sangue e magia di Roccati
… Pazzo è chi contrasta con le stelle
(Giambattista Basile)
Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile attesta il profondo legame che esiste tra la fiaba e la Lucania. I racconti popolari raccolti e trascritti da Basile nei suoi viaggi attraverso l’Italia meridionale – in Campania, Puglia e, soprattutto, in Lucania – attingevano alla tradizione orale, ma Basile li ha però trasformati, prendendo spunto da usi e consuetudini della vita quotidiana del suo tempo, con lo scopo di criticare tanto la società di corte quanto la tradizione letteraria.
Se la metamorfosi rappresenta un elemento centrale della fiaba, e il mutamento di forma è ciò che regala meraviglia e incanto (Warner 2011), è la fiaba stessa che è soggetta a un continuo processo di trasformazione e cambiamento. Alcuni recenti lavori, intersecando gli studi sulla fiaba con gli studi culturali e gli studi sui media, hanno evidenziato come questo approccio risulti efficace per comprendere lo spazio simbolico in cui la fiaba opera.
Come si sono trasformate le fiabe di Basile negli ultimi decenni? E quali rapporti sussistono oggi tra il Pentamerone, il cinema e il pensiero ecologico?
Muovendo da una prospettiva ecocritica, e riconsiderando alcuni adattamenti cinematografici italiani delle fiabe dell’opera di Basile, come C’era una volta (1967) di Francesco Rosi, Il racconto dei racconti (2015) di Matteo Garrone e Gatta Cenerentola (2017) di Alessandro Rak et al. , verrà preso in esame il recente film di Gigi Roccati Lucania. Terra, sangue e magia (2019) in cui un’etica ecologica fondata sul pieno riconoscimento dell’interconnessione e dell’interdipendenza tra essere umano e natura appare fondamentale per il superamento dei traumi individuali e collettivi.
Alberto Baracco è ricercatore in Cinema, fotografia e televisione presso l’Università della Basilicata. Le sue principali aree di ricerca sono la filosofia del film e l’ecocritica cinematografica. Ha recentemente pubblicato le due monografie Philosophy in Stan Brakhage’s Dog Star Man (Palgrave Macmillan, 2019) e Hermeneutics of the Film World (Palgrave Macmillan, 2017) e i due saggi “I Can Quit Whenever I Want. The Academic Precariat in Italian Cinema” (in Law, Labour and the Humanities, Routledge 2019) e “Soggettività e natura” (in Antroposcenari. Storie, paesaggi, ecologie, Il Mulino, 2018).