Basilicata and Meridione tra rappresentazioni audiovisive ed ecologia
Invio delle proposte entro: 15 marzo 2021
Il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università della Basilicata, in collaborazione con il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università di Torino, dà avvio alla presente iniziativa editoriale finalizzata alla pubblicazione di un volume di saggi che indaghi con gli strumenti dell’ecocritica, della filosofia e della nuova storiografia le rappresentazioni audiovisive della Basilicata in particolare e, più in generale, del Meridione d’Italia. L’iniziativa è parte del progetto Cinema e/in Basilicata e si colloca all’interno del Piano Operativo Nazionale “Ricerca e Innovazione” 2014-2020.
Con lo scopo di dare più ampio sviluppo ai temi e agli argomenti discussi in occasione della recente Conferenza Internazionale LiFE 2020, tenutasi lo scorso mese di settembre, il volume si propone di esplorare le molteplici connessioni che legano la Basilicata e il Sud d’Italia al cinema e all’ecologia, per riflettere sulle diverse forme e modalità attraverso le quali i differenti contesti storico-sociali e culturali sono stati variamente espressi e rappresentati.
A un ventaglio di prospettive sinteticamente identificabile con il termine ecocritica cinematografica farà da riferimento comune il concetto più generale di mondo filmico, inteso come l’orizzonte ermeneutico all’interno del quale la ricerca ecocritica e, più ampiamente, filosofica può svolgere un’analisi non solo dei differenti modi di rappresentazione della realtà ma anche dei complessi processi di significazione attraverso i quali tale realtà stessa può essere compresa, ripensata e trasformata. È questa la cornice teorica all’interno della quale prenderà forma il volume, sulla base della convinzione che il cinema rappresenti un fecondo mezzo di indagine per la riflessione ecocritica non solo sulla Basilicata (a cui sarà dedicata la sezione centrale del volume), ma anche, necessariamente, sul Sud d’Italia, e, quindi, sulla loro storia, i loro territori, le loro comunità e la loro identità.
La pandemia COVID-19, il conseguente e forzato distanziamento sociale e la restrizione delle nostre libertà individuali, il prolungato ricorso a forme di virtualizzazione delle relazioni interpersonali, tra videoconferenze, smart working e didattica a distanza, ci impongono di tornare a riflettere ancora sulle valenze e sui significati di spazio e luogo collettivo, e su come nuove emergenze non solo sanitarie ma anche sociali, economiche e politiche si vadano a intrecciare con le problematiche ambientali e il cambiamento climatico in atto. In questo scenario complesso e multiforme, il Sud d’Italia costituisce un punto di osservazione cruciale da cui svolgere, attraverso l’indagine ecocritica, un’ampia riflessione sulle narrazioni e le rappresentazioni audiovisive per individuare più attuali e coerenti prospettive interpretative. Lo scopo del volume è dunque quello di esplorare i modi in cui una più viva coscienza ecologica e una crescente consapevolezza ambientale possano produrre non solo nuove forme espressive, ma anche approcci interpretativi più coerenti e inclusivi, e gettare così nuova luce sulle rappresentazioni cinematografiche della Basilicata e del Sud. L’ecocritica cinematografica costituisce infatti un efficace approccio per riflettere sul rapporto tra essere umano e natura e sulla relazione tra umano e non-umano, e per descrivere l’attuale periodo di crisi attraverso una prospettiva critica capace di riconoscere e recuperare il senso di un essere-tra: tra un passato caratterizzato dallo sfruttamento e dalla distruzione del territorio e un futuro che appare sempre più incerto e precario, tra un presente emergenziale sul quale occorre riflettere attentamente in vista di un futuro possibile, che richiede di essere immaginato e rappresentato prima di poter essere concretamente pianificato e costruito.
Questa ampia indagine ecocritica sul racconto audiovisivo offrirà l’occasione per tornare a riflettere sul patrimonio storico e culturale della Basilicata e, più in generale, del Meridione, sulle tradizioni, i valori e i simboli che hanno identificato tale regione del territorio italiano nella seconda metà del Novecento e in questo scorcio del XXI secolo, nonché sui modi in cui essi possono essere oggi riattivati e rivitalizzati per il futuro. Un tale approccio ci consentirà di raccogliere in un unico volume ricerche e riflessioni eco-filosofiche ed ecocritiche su differenti generi, spaziando dal cinema narrativo a quello documentario. Il volume si propone dunque di abbracciare l’ecocritica cinematografica nel senso ampio qui delineato, come chiave per l’interpretazione del cinema in connessione con la Basilicata e, in senso ampio, con il mezzogiorno d’Italia e l’idea più generale di Sud.
Il volume intende, quindi, dare evidenza di un dibattito scientifico che interseca differenti ma contigui discorsi sul cinema e sulla teoria del film e dell’audiovisivo con gli studi ambientali, la filosofia ecologica, l’ecologismo e l’ecopoetica. In questo ampio ambito scientifico, il volume si prefigge di attivare e dare forma concreta a uno spazio di riflessione comune in cui i confini tra le diverse discipline coinvolte e le molteplici prospettive di ricerca considerate possano essere efficacemente e utilmente riconsiderati e resi più permeabili e aperti al dialogo.
A titolo meramente indicativo, e non escludendo ulteriori e differenti prospettive, le proposte potranno riferirsi alle seguenti tematiche e aree di ricerca:
Sviluppo sostenibile; Biopolitica; Capitalismo, speculazione e precariato; Cambiamento climatico; Terremoti, catastrofi naturali e altri eventi traumatici; Ecolinguistica; Ecosofia; Eco-città; Attivismo ambientale; Arti ambientali; Etica ambientale; Storia dell’ambiente; Etnobiologia; Ecologia filmica; Globalizzazione e post- colonialismo; Ecocinema e cinema ambientale; Relazione umano/non-umano; Gestione/disconoscimento del rischio ambientale; Post-umanismo; Ecologismo queer, eco-femminismo e giustizia ambientale; Spazi virtuali/spazi reali; Guerra, trauma e ambiente; Covid-19, distanziamento sociale e nuovi rifiuti (mascherine, guanti, sanificanti, ecc.).
Ricercatori e studiosi di cinema, di environmental humanities e di altre discipline connesse al tema del volume sono invitati a inviare le loro proposte. Nuovi approcci metodologici e teoretici ai contesti disciplinari e culturali considerati verranno accolti con particolare interesse. Le proposte dovranno essere redatte preferibilmente in lingua inglese (o, in alternativa, in lingua italiana) e dovranno includere: un abstract (lunghezza massima 500 parole), da 3 a 5 parole chiave, una breve nota biografica (massimo 150 parole). Le proposte dovranno essere inviate via email a manuela.gieri@unibas.it e alberto.baracco@unibas.it entro il 15 marzo 2021. Le relative notifiche di accettazione delle proposte saranno comunicate entro e non oltre il 15 aprile 2021.
Comitato scientifico e organizzativo: Manuela Gieri (Università della Basilicata, Italia), Chiara Simonigh (Università di Torino, Italia), and Alberto Baracco (Università della Basilicata, Italia).