Marco Armiero
KTH Royal Institute of Technology (Sweden)
Sabotare il Wasteocene
Narrative tossiche e pratiche di commoning nelle periferie del capitalismo
L’attuale pandemia COVID-19 è stata descritta come l’ultimo equalizzatore; il virus – è stato detto – non fa differenze. Ricchi e poveri si ritroverebbero insieme nel mezzo di una crisi ecologica globale. A questo proposito, la narrativa sul COVID-19 non appare così diversa da quella sul cambiamento climatico o sull’Antropocene. Sostengo invece che il COVID-19 sta nuovamente dimostrando che le disuguaglianze di classe, di razza, di genere e storia contano. Nel mio intervento mi riferirò a queste disuguaglianze, esaminando, in particolare, le “narrazioni tossiche”, che nascondono e normalizzano le ingiustizie. Propongo a tale riguardo il concetto di Wasteocene, in sostituzione di quello di Antropocene, ritenendo che tale concetto riveli in modo più efficace le ingiuste relazioni socio-ecologiche che assicurano privilegi di classe e razza, eteronormativi e patriarcali, attraverso l’emarginazione e l’annichilimento di persone e luoghi considerati inutili (wasted). In questo contesto di disuguaglianze socio-ecologiche e di violenza narrativa, rifletterò sulle pratiche e sulle narrazioni contro-egemoniche, che possono sabotare il Wasteocene promuovendo politiche prefigurative e scenari liberatori.
Marco Armiero è direttore dell’Environmental Humanities Laboratory presso il KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma, dove è anche Professore Associato di Storia Ambientale. È stato insignito del titolo di Barron Visiting Professor in Environmental Humanities dalla Princeton University (2021-2022). Lavora all’intersezione tra scienze umane ambientali, storia ambientale ed ecologia politica, concentrandosi sul tema della politicizzazione/depoliticizzazione dell’ambiente e sulle connessioni tra ingiustizie sociali e ambientali. Le sue pubblicazioni coprono vari temi, dalla nazionalizzazione della natura alle migrazioni e l’ambiente, dalle autobiografie tossiche alla storia ambientale del fascismo. È presidente della European Society for Environmental History.