Le tre “ghost town” sono state selezionate considerando differenti cause di abbandono. Ciò consentirà anche di confrontare i differenti sistemi di gestione e fruizione dei siti.
In particolare, i “paesi fantasma” oggetto di analisi sono:
- Craco, Basilicata,
- Vilarinho da Furna, Portogallo;
- Himara, Albania.
Il ruolo cruciale è attribuito al borgo vecchio di Craco. La “ghost town”, collocata in un’area di attrazione socio-culturale e ambientale di rilevanza nazionale, fu abbandonata a partire dagli anni Sessanta del XX secolo a causa degli effetti parossistici di una frana la cui attività si può far risalire quantomeno all’inizio del XIX secolo. Il sito è una meta turistica di rilevante interesse e borgo abbandonato di importante valenza internazionale. Nel 2010 Craco è stato inserito dal World Monuments Fund nella lista dei monumenti da salvaguardare.
Per l’Albania, il sito prescelto è individuabile nell’abitato abbandonato di Himara. Un tempo dimora di diverse centinaia di famiglie, ora ne rimangono solo venti o trenta. Nel 1945, infatti, agli albori del regime comunista, molti abitanti fuggirono dalle persecuzioni e non fecero più ritorno alle loro dimore.
Vilarinho da Furna era un piccolo villaggio nel nord-est del comune di Terras de Bouro (distretto di Braga; NW del Portogallo), incluso nel Parco Nazionale di Peneda-Gerês. Il villaggio fu abbandonato e sommerso nel 1972 a causa della costruzione di una centrale idroelettrica. Il sito è visitabile in primavera-estate e l’accesso è gestito dal locale museo etnografico (Museu Etnográfico de Vilarinho da Furna).
Localizzazione geografica dei tre siti oggetto di indagine